Se vi trovate dalle parti del Lago di Bled e dell’omonima cittadina, vi consiglio di visitare le Gole del Vintgar: un tripudio di cascate, tuffi, tonfi, rapide, verde, boschi e pareti a strapiombo.
Ci potete arrivare tramite una strada un po’ accidentata e piuttosto stretta – diciamo che spesso in Slovenia abbiamo riscontrato quanto siano “stitici” quando si tratta di asfaltare – con la vostra auto, con i mezzi pubblici che partono da Bled oppure attraverso un sentiero pedonale e ciclabile – circa 4 chilometri.
Siamo stati catapultati in un luogo incantato: per un attimo mi è sembrato di essere entrata nel mondo de “Il Signore degli Anelli”.
La gola è lunga quasi due chilometri e anche se tutti vi diranno che ci impiegherete circa un’oretta per visitarle..non credeteci! Soprattutto se siete appassionati di fotografia qui troverete pane per i vostri denti. Infatti noi ci abbiamo messo quasi tre ore; perché sarete immersi nella natura e ogni angolo, ogni goccia d’acqua avrà una luce particolare che vorrete immortalare.

La camminata è resa più agevole dalle passerelle in legno: basta fare attenzione alle zone più umide – consiglio scarpe comode e non scarpe con i tacchi o infradito come mi è capitato di vedere!! È quindi visitabile in totale sicurezza.

La cascata che troviamo quasi alla fine del percorso è opera dell’uomo. Ma la natura ci ha messo comunque il suo zampino per renderla meravigliosamente imperfetta.
Ed eccoci arrivati alla fine della passeggiata. Ma le sorprese non sono ancora finite.
Dall’alto vediamo la cascata di Sum, ma la visuale non ci pare ottimale. Purtroppo la segnaletica lascia un po’ desiderare – un po’ come l’asfalto nelle strade – ed i piccoli esploratori che sono – ancora – in noi ci fanno scorgere una scala con una ripida discesa che ci porta ai piedi di questa maestosa cascata: cercatela!! Vi do l’indizio che si trova dietro l’ultima biglietteria/bar/negozio di souvenir -.

Non resta che abbandonarsi alla fotografia compulsiva quasi in religiosa contemplazione di questa meraviglia della natura.
Con un po’ di tristezza riprendiamo la strada del ritorno.
Io vi consiglio di andarci la mattina presto – la biglietteria apre alle 8 – oppure a metà pomeriggio, evitando così il sovraffollamento delle ore centrali ed in modo da potervi godere anche la pace e la serenità che questo luogo emana.
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