MEZZANOTTE E CINQUE A BHOPAL di Dominique Lapierre e Javier Moro Ed. Mondadori 2003
E’ la mezzanotte del 2 didembre 1984 quando una nube tossica formatasi dalla fuoriuscita di isocianato di metile dalla fabbrica della Union Carbide India Limited provoca la morte di quasi 4.000 persone (dati ufficiali; ma stime di agenzie governative parlano di 15.000 morti). Una catastrofe rimasta impunita.
Un libro che fa riflettere, che fa arrabbiare, che commuove.
Alla fine degli anni ’50, mentre migliaia di contadini indiani vengono cacciati dalle loro terre da nugoli di insetti assassini, tre entomologi newyorkesi inventano un insetticida miracoloso. La Union Carbide, la multinazionale che lo produce, decide di impiantare una grande fabbrica nel cuore dell’India, nella splendida Bhopal. I lavori hanno inizio negli anni ’60 e terminano nel 1980, quando la fabbrica gioiello viene finalmente inaugurata. Ma il sogno ha vita breve: il 2 dicembre 1984 la fabbrica esplode causando la morte di migliaia di persone e compromettendo gravemente la salute di molte altre, a causa delle emissioni di gas nocivi.